PAUL RUSESABAGINA,
L’EROE ESILIATO.

SCHEDA BIOGRAFICA

Nome e cognome: Paul Rusesabagina

Data di nascita: 15 giugno 1954

Luogo di nascita: Murama-Gitarama

Studi: Facoltà di Teologia in Camerun

Occupazione: assistente del direttore generale (e poi direttore) all’Hotel des Mille Collines

Paesi in cui ha operato salvando vite: Rwanda

Opere: Hotel Rwanda. La vera storia

Onorificenze: Medaglia Presidenziale per la Libertà (USA, 2005)

Fonte dell’immagine: foto di GLV Reporter

PAUL RUSESABAGINA, L’EROE ESILIATO.

“Non aspettiamo che accada ancora. Che la storia insegni e insegni all’uomo”.

Le vicende biografiche di Paul Rusesabagina non possono essere comprese se non in relazione agli eventi che hanno caratterizzato la storia del Rwanda nel XX secolo ed in modo particolare il conflitto tra Hutu e Tutsi.

I colonizzatori belgi per organizzare il potere politico in Rwanda divisero la popolazione tra i Tutsi, descritti dai colonizzatori come i capi naturali, con un grande talento politico, e gli Hutu, dipinti come una popolazione naturalmente destinata a restare subordinata.Ai Tutsi, che costituivano l’aristocrazia tradizionale ruandese, furono concessi numerosi benefici e uno status sociale esplicitamente superiore a quello della maggioranza Hutu.

Dal 1959 fino all’indipendenza, il Ruanda vive uno dei periodi più travagliati della sua storia, la cosiddetta «rivoluzione sociale», durante la quale gran parte dei tutsi è costretta all’esilio o uccisa negli scontri etnici che insanguinano il paese. Gli hutu si rivoltano ma senza mettere in discussione la struttura monarchica della società. La situazione si complica quando gruppi di tutsi organizzano azioni armate di disturbo, nel tentativo di reagire e conquistare uno spazio contro l’aperta ostilità dell’amministrazione belga. Quest’ultima organizza le prime elezioni democratiche e il referendum sulla forma istituzionale dello Stato: il risultato finale è la vittoria del Parmehutu, la decadenza della monarchia con l’esilio del re e le conseguenti incursioni di gruppi armati di tutsi a partire dal Burundi e dalla Tanzania. Inizia la diaspora tutsi, in Uganda, Tanzania, Zaire.  Dai paesi vicini i tutsi effettuano continue incursioni armate per molti anni, provocando le violente reazioni degli hutu sui tutsi rimasti ancora in Ruanda, con decine di migliaia di vittime. È la guerra civile che negli anni novanta del Novecento si trasformerà in un vero e proprio genocidio.

Nell’ottobre del 1993 iniziano le incursioni dell’Fpr (il Fronte patriottico ruandese, un’organizzazione armata prevalentemente formata da tutsi esuli), che in una prima fase trova grandi difficoltà a penetrare nel paese. Nello stesso tempo, il partito del presidente Habyarimana, lo Mrnd (Mouvement révolutionnaire national pour le développement), vive molte difficoltà a causa delle accuse di regionalismo e di favoritismo avanzate dai membri dei nuovi partiti politici ruandesi. Per guadagnare consensi e popolarità, Habyarimana e il suo partito scelgono di utilizzare ogni mezzo contro il nemico comune, lo Fpr tutsi. Cresce intanto la forza degli estremisti hutu, il cui messaggio è semplicemente quello di liberarsi del nemico tutsi.

La difficoltà del conflitto conduce, a partire dall’aprile 1993, ad un processo che ha come obiettivi la formazione di un governo di unità nazionale che comprenda l’Fpr, e la firma di un trattato di pace. Tale processo  è difficile e nel frattempo il 6 aprile 1994 il presidente Habyarimana viene ucciso mentre è in volo sopra l’aeroporto di Kigali. Subito dopo iniziano le uccisioni indiscriminate.

Dal 6 aprile alla metà di luglio, per circa 100 giorni, sono massacrate sistematicamente almeno 500.000 persone, anche  se le stime sul numero delle vittime sono cresciute fino a raggiungere cifre dell’ordine di circa 1.000.000 di persone.

Paul Rusesabagina, nato nel centro-sud del Rwanda, fa parte degli Hutu e sposa, nel 1987, Tatiana, che invece fa parte dei Tutsi. Nel 1994, decide di occuparsi dell’hotel di cui è vicedirettore, a seguito della fuga del suo capo e degli altri membri dello staff. Proprio in questo luogo opera salvando circa 1200 persone. Porta in salvo i vicini che precedentemente ha nascosto in casa e altre centinaia di persone a lui sconosciute, patteggiando con i vertici militari, offrendo denaro e favori e mettendo in pericolo se stesso e la sua famiglia.

Nel 1996, Paul si è trasferito in Belgio, dove vive tuttora con la moglie, i figli e i nipoti come rifugiato. L’attuale presidente del suo paese nativo Paul Kagame ha affermato che Rusesabagina sta approfittando della sua celebrità per riscrivere la storia del paese a suo favore; in Rwanda, infatti, è ancora fortemente criticato.

Nel 2004 il regista George Terry ha diretto il film Hotel Rwanda sulla storia di Paul.

Rusesabagina ha fondato l’“Hotel Rwanda Rusesabagina Foundation” che si occupa di assistenza agli orfani del genocidio e di tenere viva la memoria dell’accaduto. Nel 2005 ha ricevuto dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush la Medaglia Presidenziale per la Libertà, la più alta onoreficenza pubblica americana.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ESSENZIALE DI RIFERIMENTO

P. RUSESABAGINA, Hotel Rwanda. La vera storia, Genova, Il Canneto 2013.

A. SIBOMANA, J’accuse per il Rwanda, Torino, Gruppo Abele  1998.

http://www.limesonline.com/hutu-contro-tutsi-le-radici-del-conflitto-in-ruanda/60258

https://www.youtube.com/watch?v=z2x2OHoFr5M

Film: Hotel Rwanda, diretto da George Terry, 2004.

Intervista al regista George Terry: http://www.cinefile.biz/hotel-rwanda-incontro-con-terry-george-e-paul-rusesabagina