IL DIBATTITO SULL’OPERATO DI GIOVANNI PALATUCCI.

La scoperta della storia del Questore di Fiume Giovanni Palatucci, che dalla città di frontiera avrebbe salvato migliaia di ebrei, si deve a Georges de Canino, che ne ha ritrovato un profilo biografico ad opera di Goffredo Raimo e ne ha approfondito le ricerche.

Nel 2013, in seguito a una ricerca condotta dal Centro Primo Levi, il New York Times ha definito Giovanni Palatucci un “collaboratore” dei nazisti a Fiume, accendendo una polemica mediatica. Per tale motivo,  l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme, che aveva dichiarato Palatucci “Giusto tra le Nazioni”, ha avviato un esame del caso e ha concluso, secondo le parole del professor David Cassuto, che “non c’è nessuna novità, o presunta tale, che giustifichi un processo di revisione del riconoscimento di Giusto fra le nazioni conferito a Giovanni Palatucci il 12 settembre 1990”.

Su richiesta dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il Gruppo di ricerca su Fiume-Palatucci 1938-1945 è stato istituito dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC, con il compito di “Svolgere nuove approfondite ricerche sulla situazione degli ebrei a Fiume/Rijeka nel periodo 1938-1945 e sull’opera di Giovanni Palatucci (funzionario di polizia a Fiume, deportato nel 1944 nel campo di concentramento nazista di Dachau, nella Germania meridionale, e ivi ucciso nel febbraio 1945), esaminando la documentazione già nota e ricercandone ulteriore, al fine di definire quanto più possibile le vicende storiche in questione”.

Il gruppo è stato composto da Mauro Canali (Università di Camerino), Matteo Luigi Napolitano (Università degli Studi Guglielmo Marconi), Marcello Pezzetti (Fondazione Museo
della Shoah di Roma), Liliana Picciotto (Fondazione CDEC), Micaela Procaccia (dirigente della Direzione generale per gli archivi del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), Michele Sarfatti (Fondazione CDEC; coordinatore del GRUPPO), Susan Zuccotti (Centro Primo Levi, New York).

Nel 2015, dopo un’intensa attività di ricerca e di dibattito storiografico, l’esperienza si è conclusa senza la produzione di una Relazione finale, a causa della complessità dell’esame delle testimonianze orali concernenti l’operato del Questore di Fiume, in particolare nel periodo 1943-1944.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ESSENZIALE DI RIFERIMENTO

M. BIANCO, A. DE SIMONE PALATUCCI, Giovanni Palatucci. Un giusto e un martire cristiano, Napoli, La scuola di Pitagora 2012.

G. DE CANINO, Il poliziotto che cercava le stelle, Roma, Anicia 2011.

G. FRESOLONE, M. NAIMOLI (a cura di), Giovanni Palatucci e gli ebrei internati a Campagna. Memorie, rappresentazioni e nuove ricerche, Roma, Edizioni dell’Università Popolare (EdUP) 2017.

L.PICCIOTTO, Salvarsi. Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah. 1943-1945, Torino, Giulio Einaudi Editore  2017.

POLIZIA DI STATO (a cura della), Giovanni Palatucci. Il poliziotto che salvò migliaia di ebrei, Roma, Laurus Robuffo 2002.

G. RAIMO, A Dachau, per amore. Giovanni Palatucci, Montella, Dragonetti 1989.

M. SARFATTI, “Un articolo del 1955 su 5000 ebrei croati«salvatisi per mezzo del “canale”di Fiume diretto da Giovanni Palatucci». Una verità storiografica e documentaria”, in Italia contemporanea, n.283 (2017), pp. 147-181.

http://www.cdec.it/home2_2.asp?idtesto1=1547&idtesto=940&son=1#

https://www.corriere.it/cultura/13_maggio_23/palatucci-pezzo-farkas_13ce2470-c3be-11e2-8072-09f5b2e9767e.shtml

https://it.gariwo.net/giusti/biografie-dei-giusti/shoah-e-nazismo/giusti-tra-le-nazioni-di-yad-vashem/giovanni-palatucci-139.html