Guelfo Zamboni, il console che salvò più di 350 ebrei.

SCHEDA BIOGRAFICA

Nome e cognome: Guelfo Zamboni

Data e luogo di nascita: 1897, Santa Sofia (Forlì)

Data e luogo di morte: 1994, Roma

Nazionalità: italiana

Professione: Regio Console Generale

Luogo di salvataggio: Villa Olgas a Salonicco (sede del Consolato italiano) in Grecia

Modalità di salvataggio: certificati di nazionalità italiana per ebrei di Salonicco

Persone salvate: più di 350 ebrei

Fonte dell’immagine: https://www.corriere.it/cultura/08_settembre_23/console_fascista_salva_ebrei_4769a84a-893a-11dd-8235-00144f02aabc.shtml

Guelfo Zamboni, il console che salvò più di 350 ebrei.

Guelfo Zamboni, ultimo di 8 figli, apparteneva a una piccola famiglia di artigiani. Rimasto orfano in giovanissima età, riuscì, nonostante le difficoltà economiche, a laurearsi. A 19 anni, combatté nella prima guerra mondiale e fu decorato con una medaglia di bronzo al valore militare e una croce al merito per le ferite subite.

Nel 1942 fu inviato a Salonicco in qualità di Console Generale d’Italia. Il Consolato italiano si trovava al civico 20 di Leoforos Vassilissis Olgas, presso il villino chiamato “l’Oikía Salém”.  Tra queste mura, Guelfo Zamboni operò “infrangendo i doveri di obbedienza gerarchica (e mancando di lealtà con l’alleato)”.

Come sappiamo, infatti, dopo l’attacco italiano nel 1940, la Grecia finì sotto una triplice occupazione militare – italiana, tedesca e bulgara – durante la quale furono deportati verso i campi di concentramento più di cinquantamila persone appartenenti alla comunità ebraica di Salonicco e duemila della comunità di Rodi. Salonicco si trovava nella zona greca occupata dai tedeschi e per qualche mese Zamboni riuscì a proteggere gli ebrei della città.

Tra l’autunno del 1942 e l’estate del 1943, il consolato produsse passaporti temporanei, lasciapassare e falsi certificati di nazionalità “provvisori” che misero in salvo dalla deportazione centinaia di ebrei che riuscirono a raggiungere Atene e altri territori che erano sotto la giurisdizione di Roma.

Agli inizi del 1943, tuttavia, dopo l’arrivo del vicario di Eichmann ad Atene, la situazione si era fatta più complessa, ma con le armi della burocrazia, tanto coraggio e pignoleria, il console estese a quanti più ebrei possibile – connazionali e non – lo status di cittadini italiani.

Il 18 giugno Zamboni concluse il suo mandato in Grecia ma prima di lasciare Salonicco chiese a Roma garanzie sugli ebrei che era riuscito a salvare. Scrisse inoltre a Palazzo Chigi per dare istruzioni al suo successore. Nel luglio 1943, Giuseppe Castruccio, che successe a Guelfo, completò tale coraggiosa opera di rimpatrio organizzando la tradotta che da Salonicco consentì la fuga degli ebrei italiani verso Atene, salvandoli dalla deportazione ad Auschwitz.

Terminata la guerra, Zamboni ebbe incarichi diplomatici aBaghdad e inThailandia come ambasciatore italiano a Bangkok fino al 1961.

Cosa spinse Zamboni a mettere in pericolo la propria vita? Guelfo rispose in modo semplice e chiaro a questa domanda, chiedendo a Joseph Rochlitz (che lo intervistò alla fine degli anni ottanta, per il documentario The Righteous Enemy, mai andato in onda in Italia): “Di fronte a questa richiesta di umanità, lei cosa avrebbe fatto?”.

Guelfo, tuttavia, era molto schivo e in patria non parlava con nessuno di quanto aveva fatto, fino a quando, nel 1992, all’età di 95 anni, concesse la prima intervista dopo che lo Yad Vashem gli aveva mandato una lettera ufficiale di ringraziamento in riconoscimento del suo operato a favore di molti ebrei di Salonicco. Nel 2002, alcuni anni dopo la morte di Zamboni (avvenuta nel 1994), è stato piantato un albero a Santa Sofia (Forlì), paese dove è nato ed è sepolto, alla presenza dell’ambasciatore israeliano a Roma Ehud Gol.

Il suo operato fu raccontato da Lucillo Merci, un suo collaboratore, in un diario ripreso da Daniel Carpi, storico italo-israeliano, in un suo saggio che purtroppo non ebbe nessuna eco.

Nel 2008, l’Ambasciata d’Italia in Grecia ha editato il libro Gli ebrei di Salonicco 1943- I documenti dell’umanità italiana(curato da Alessandra Coppola, Antonio Ferrari e Jannis Chrisafis), grazie al quale, finalmente, molti hanno potuto conoscere le vicende di questo uomo straordinario. Al libro è ispirata l’opera teatrale Salonicco ’43, di Ferdinando Ceriani, Antonio Ferrari e Gian Paolo Cavarai, rappresentata in varie città d’Italia e del mondo.

Zamboni è un esempio di umanità tenace e fedele alla propria coscienza, che ha sfidato il pensiero dominante compiendo un’opera eroica per la quale gli siamo ancora grati.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ESSENZIALE DI RIFERIMENTO

A. COPPOLA, A. FERRARI, J. CHRISAFIS, Ebrei di Salonicco 1943. I documenti dell’umanità italiana, Atene, Ambasciata d’Italia 2008.

N. PIROZZI, Napoli Salonicco Auschwitz. Cronaca di un viaggio senza ritorno, Villaricca (NA), Cento Autori 2008.

ID., Salonicco 1943. Agonia e morte della Gerusalemme dei Balcani, Sarno (SA), Edizioni dell’Ippogrifo 2019.

J. ROCHLITZ, The Righteous Enemy (documentario), 1994. Video in francese: https://vimeo.com/2426985.

M. SARFATTI, “L’evacuazione nel 1943 da Salonicco degli ultimi ebrei italiani e degli ebrei italiani ‘provvisori’: contesto, questioni e numeri”, in Studi sul mondo sefardita in memoria di Aron Leoni(a cura di Pier Cesare Ioly Zorattini, Michele Luzzati, Michele Sarfatti), Firenze, Olschki 2012, pp. 251-276.

SMULEVICH, “MEMORIA. Salonicco, una storia da portare alla luce”, Moked, ‍‍19/02/2019, reperibile all’indirizzo:http://moked.it/blog/2019/02/19/memoria-salonicco-storia-portare-alla-luce/

Video su Guelfo Zamboni: https://www.youtube.com/watch?v=D2UhszAASME

Registrazione audio del dibattito dal titolo “Incontro con l’Ambasciatore Guelfo Zamboni, ex Console d’Italia a Salonicco durante il periodo fascista, recentemente onorato dal Yad Vashem (Museo dell’Olocausto di Gerusalemme) e dal Keren Kayemeth Le-Israel (Fondo Rimboschimento di Israele) per aver salvato centinaia di ebrei dalla deportazione da Salonicco nel 1943”, registrato a Roma lunedì 26 ottobre 1992 , reperibile all’indirizzo: http://www.radioradicale.it/scheda/49632/49693-incontro-con-lambasciatore-guelfo-zamboni-ex-console-ditalia-a-salonicco-durante

https://it.gariwo.net/giusti/biografie-dei-giusti/shoah-e-nazismo/figure-esemplari-segnalate-da-gariwo/guelfo-zamboni-1498.html