Carlo Orlandi, il salvatore del “Pentcho”.

SCHEDA BIOGRAFICA

Nome e cognome: Carlo Orlandi

Luogo e data di nascita: Pesaro, settembre 1888

Data di morte: 26 gennaio 1970

Nazionalità: italiana

Professione: comandante di una nave di carico

Azione di salvataggio: soccorso a naufraghi ebrei in fuga

Onorificenza: Medaglia del Presidente della Repubblica Slovacca

Fonte dell’immagine: https://i0.wp.com/www.buongiornoslovacchia.sk/wp-content/uploads/carloorlandi-pentcho.jpg?w=550&ssl=1

CARLO ORLANDI, IL SALVATORE DEL “PENTCHO”.

Nel 2016, il presidente slovacco Andrej Kiska, in visita a Roma, ha consegnato, presso l’Ambasciata Slovacca della Capitale, la Medaglia del Presidente della Repubblica Slovacca ai nipoti del capitano Carlo Orlandi, che insieme alla sua nave di carico “Camogli” si era reso protagonista di un coraggioso intervento umanitario, di cui per decenni si era perso ricordo.

Carlo Orlandi, nocchiere di prima classe, è al comando della nave da carico “Camogli” della Regia Marina Militare quando nel 1940, durante il secondo conflitto mondiale, soccorre un’imbarcazione naufragata su uno scoglio del Mar Egeo con 500 ebrei a bordo. Gli inglesi l’hanno già avvistata ma non ritengono utile intervenire, essendo già impegnati nel difficile rimorchio dell’Incrociatore Liverpool, gravemente danneggiato a Suda, poco prima, da un aerosilurante italiano. È così la volta di Carlo Orlandi, che rischia la propria vita e quella dei suoi marinai per salvare i naufraghi, nonostante il pericolo di finire sotto le bombe o gli attacchi dei nemici.

Cinque mesi prima, ben in cinquecento profughi ebrei si sono imbarcati a Bratislava sul “Pentcho”, un malandato battello a ruota partito dal porto fluviale di Bratislava per sfuggire ai nazisti e cercare di sbarcare nella “Terra promessa”, in Palestina. Con pochi viveri e scarse riserve d’acqua, privi di carte nautiche e con un ex ufficiale della marina zarista morfinomane e alcolizzato al timone, i profughi ebrei (metà slovacchi e per il resto cechi, ungheresi e tedeschi) ridiscendono il Danubio attraversando Slovacchia, Ungheria, Jugoslavia, Bulgaria e Romania; rifiutati dalle nazioni attraversate, giungono nel Mar Nero e, dopo aver attraversato lo Stretto dei Dardanelli, naufragano nell’Egeo. La notte del 10 ottobre 1940, infatti, il “Pentcho” cola a picco nei pressi di Kamilonísi, un isolotto disabitato a metà strada tra Rodi e Creta, privo di fonti d’acqua. Con il rischio di finire sotto i colpi di un cannone o di un siluro inglese, il “Camogli” è costretto a procedere nel mare pieno di mine a luci spente, recuperando i naufraghi, rifornendoli e trasportandoli, un gruppo per volta, a Rodi tra il 18 e il 26 ottobre 1940. Attraverso travagliate vicende diplomatiche e umanitarie, i profughi salvatisono poi trasferiti nel 1942 in Italia, nel campo di internamento (oggi diventato un museo), di Ferramonti di Tarsia in Calabria.Essi si sono salvati tutti, tranne una sola famiglia, rimasta a Rodi presso un lontano parente e caduta vittima dei tedeschi nel 1944.

Orlandi è in seguito deportato dai tedeschi nello Stalag 366 (un lager polacco riservato ai prigionieri di guerra russi e ai militari italiani che si sono rifiutati di aderire alla Repubblica Sociale Italiana) e nel campo di concentramento di Dachau in Germania, ove rimane fino alla fine del conflitto.

Nel 2018 è uscito Pentcho, un documentario in coproduzione tra Italia e Gran Bretagna, della durata di 80 minuti, per la regia di Stefano Cattini.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ESSENZIALE DI RIFERIMENTO

M. AMATO, O. DI GRAZIA, N. PIROZZI, Una storia sbagliata. Azzariti, Badoglio, Biancheri, Hudal, Orlandi, Costermano. Un secolo di bugie e di mezze veritè, Sarno (SA), Edizioni dell’Ippogrifo 2018.

G. MOSCATI, “Il viaggio, l’eroismo, le anime salvate del Pentcho” (2017), reperibile all’indirizzo: http://www.moked.it/unione_informa/170126/PE%20-%20MEMORIA.pdf

N.PIROZZI, “Carlo Orlandi. Il Giusto che veniva dal mare”, reperibile all’indirizzo: http://www.italiaisraeletoday.it/25930-2/

ID., “La leggenda del Pentcho”, reperibile all’indirizzo:http://www.nicopirozzi.it/admin/files/147522548928_nicopirozzi29092016.pdf

S. N. SINICROPI, A. SORRENTI, E. TROMBA, Il viaggio del Pentcho, Castrovillari (CS), Edizioni Prometeo 2016.

A. SORRENTI, E. TROMBA, I naufraghi ungheresi del Pentcho, Castrovillari (CS), Edizioni Prometeo 2018.

Sull’onorificenza in memoria di Carlo Orlandi: https://www.buongiornoslovacchia.sk/index.php/archives/68295

Video sull’odissea del Pentcho, con una breve intervista al nipote del comandante Orlandi: https://www.youtube.com/watch?v=-8GGlPYCPeE

Pentcho. Genere Documentario – Italia, Gran Bretagna, 2018, durata 80 minuti. Regia di Stefano Cattini. Trailer disponibile all’indirizzo: https://www.mymovies.it/film/2018/pentcho/